L’esistere in scena è basato sulle proprie capacità comunicative: se non fai in modo che tutti capiscano che cosa stai facendo e perché, impedisci ai tuoi partner di fare la loro parte durante lo spettacolo. E non sto parlando solo di quelli che con te sono sul palco: di partner, in platea, ce ne sono tanti quanti sono gli spettatori, e uno spettacolo funziona se anche loro possono essere parte attiva.
Perché, a dispetto di quel che molti pensano, lo spettatore non è un soggetto passivo. |
|||
Ride o piange quando può ricostruire quello che siamo sulla scena, ma solo perché noi stiamo lavorando insieme a lui ad assemblare tutti gli elementi necessari a suscitare pensiero ed emozione.
La consapevolezza di sé e del proprio corpo sono indispensabili, è evidente, ma bisogna avere ben chiaro tanto il “cosa” quanto il “come” si stia agendo in scena perché in una situazione teatrale, con ritmi e modalità comunicative alterati (o forse è meglio dire ricodificati) dalle necessità sceniche, è estremamente facile cadere e far cadere nell’equivoco, generando una comunicazione sviata, contraddittoria o addirittura illeggibile.
In questi due giorni di lavoro si toccheranno i vari aspetti della comunicazione -teatrale e quotidiana- con esercitazioni che andranno dal grammelot (la parlata onomatopeica) alla declamazione, dal contatto fisico all’esercizio di stile secondo Queneau, con particolare attenzione ai linguaggi non verbali. |
|||
Programma
|
|||
Questo stage è dedicato: - a tutti coloro che hanno un'idea che ronza per la testa ma non riescono a trovarle un nome
- a tutti quelli che durante uno spettacolo si sono sentiti improvvisamente in mutande
- e a tutti quelli che stufi di domandarsi chi cazzo sono hanno preferito provare ad essere qualcun altro, e pur non sapendo ancora chi cazzo sono si sentono decisamente più felici.
|
|||
Un sabato e una domenica interamente passati così, alloggiando nei locali del laboratorio -2 pranzi e 1 cena compresi- e se fa bel tempo nel nostro grande e bellissimo giardino. Sistemazione un po’ spartana, ma gradevole. In alternativa, ostello (in centro città) e trattoria (nelle vicinanze). Per chi arriva da lontano è possibile pernottare in laboratorio anche il venerdì sera. E’ consigliabile essere automuniti.
|
|||